Mezzosangue è un romanzo
dalla trama lineare che sa tenere vivo l'interesse del lettore
proponendo una catena di misteri che si susseguono e s'intrecciano
nel dipanarsi della storia. La scrittura, moderna e asciutta,
descrive con essenziale dovizia luoghi, persone, fatti e scene. Ne
deriva una lettura scorrevole e capace di regalare una buona
evasione. I protagonisti son credibili e, seppur molto diversi tra
loro, simili in termini di determinazione, buoni principi ed
equilibrio interiore. Quest'ultima peculiarità caratteriale può
essere un pregio se si preferisce una narrazione matura e ponderata,
o può non soddisfare appieno se si cerca un maggiore romanticismo,
inteso come pulsioni più burrascose. Il loro è un viaggio alla
ricerca di se stessi, ma anche un viaggio finalizzato al
conseguimento di obiettivi ben determinati. Il passato da emarginati,
il presente incerto e l'affannosa corsa verso il futuro li impegna al
limite delle loro possibilità, ma in ogni occasione sanno mostrarsi
maturi e determinati. Per concludere, dall'opera trapela l'indubbio
talento dell'autore e mi sento di consigliarne la lettura a tutti gli
appassionati del genere fantasy. Non raggiunge pienamente
l'eccellenza, tuttavia le quattro stelle sarebbero un'approssimazione
in difetto del mio giudizio. Quindi, anche in considerazione del
fatto che trattasi di un romanzo d'esordio, opto per le cinque
stelle. Valutazione 5/5.
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