Il Torto di Andrea Venturo.

Il Torto (Le Cronache di Tharamys Vol. 1) di [Venturo, Andrea]

Il Torto è il primo volume della serie Le Cronache di Tharamys.
La lunghezza del testo è a cavallo tra il romanzo breve e il racconto. Ad ogni modo, ritengo che lo stile narrativo ricalchi meglio gli stilemi del secondo. A suffragio della mia opinione, vi è anche la scelta della coniugazione al presente dei verbi che, nel genere fantasy, è assai più frequente nei racconti, rispetto ai romanzi. Personalmente, preferisco il passato, ma è solo una questione di gusti. La scrittura vuole essere sintetica, per garantire ritmi incalzanti, ma al tempo stesso, prodiga di particolari, per dare spazio all’ambientazione. Ovvio che un tale esercizio non risulti affatto facile: comunque, l’autore è abile e lo svolge con buona maestria, anche se, qualche passaggio a vuoto c’è, e mi riferisco ad alcuni periodi in cui prolificano le incisive. L’opera è stata progettata per essere una lettura leggera, pertanto getta giusto un’occhiata su uno scorcio del mondo di Tharamys. Tuttavia, basta quella per apprezzare la cura riposta nell’ambientazione. Tant’è che si ha subito la sensazione che il protagonista agisca in uno scenario vivo e ben più esteso della sua prospettiva. La trama prevede l’intreccio tra un evento passato in cui eroi leggendari affrontano un immane potere oscuro e le ben più infime gesta di un dodicenne, Conrad, alle prese con la sua prima avventura che lo porterà a mettere a repentaglio la propria vita. Trovo che la maniera in cui è tracciata la personalità del protagonista sia uno dei punti di forza del libro e il fatto che, alla fine, sia posto dinanzi a una scelta è il tocco perfetto per delinearlo al meglio. La storia raccontata punta dritto alla conclusione con semplicità e senza troppi intoppi. Questa peculiarità è sia pregio che difetto, a seconda di cosa ci si aspetti: il libro si divora tutto d’un fiato e non annoia, ma nel contempo è sbrigativo su tutti quei particolari non funzionali alla trama e non contempla passaggi, dai ritmi più lenti, utili al lettore per perdersi in voli di fantasia. Sempre che il lettore voglia farlo, appunto. In conclusione, la lettura è risultata piacevole e il bel finale ha acceso in me la curiosità sul seguito. Consigliato. Valutazione 4/5.



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