Il Ritmatista di Brandon Sanderson

Il Ritmatista (Fanucci Editore) di [Sanderson, Brandon]
Il romanzo è uno young adult, ma presenta spunti di riflessione e strati di comprensione che lo rendono assolutamente appetibile anche a un più ampio pubblico di appassionati del genere fantasy. La maggior parte delle vicende si svolge all'interno di un college, o comunque, in ambiti circoscritti. Tuttavia, la scrittura è disseminata di riferimenti e brevi inserti che, tassello dopo tassello, tracciano lo splendido quadro del mondo in cui il romanzo è ambientato. Si tratta di un contesto storico simile all'età vittoriana, ma alternativo: esistono i continenti e le nazioni che noi conosciamo, ma con variazioni sia geologiche, che sociali, che culturali. Giusto per fare alcuni esempi: l'equivalente degli Stati Uniti d'America è una confederazione di isole; l'America del Sud è governata dagli Aztechi; oppure gli spaghetti sono cibo italiano, ma come tutti i cibi europei vanno consumati con le bacchette. La tecnologia si basa su meccanismi a molla, si chiama Meccana ed è stata inventata da San Leonardo Da Vinci. Tale tecnologia ha applicazioni a tutti livelli: dalle elastivie, simili a linee ferroviarie, all'illuminazione, alle armi da fuoco, fino a veri e propri automi dotati di intelligenza artificiale. Detto ciò, come in tutti i libri dell'autore, il vero protagonista è il sistema magico. I ritmatisti, così si chiamano i praticanti, hanno la capacità di tracciare linee con il gesso in grado di interferire con le leggi fisiche e la capacità di disegnare esseri bidimensionali di gesso, i gesseri appunto, che possono muoversi su qualsiasi superficie, attaccare e... uccidere. Nelle Isole Unite d'America tali poteri sono correlati con la religione del Maestro, che poi è rappresentato come un uomo crocifisso e ha tante analogie con la Chiesa Cristiana; tuttavia in altri continenti gli stessi poteri sono integrati nelle società in maniere diverse. Nel corso della lettura, emergono tanti interrogativi sull'origine e la vera natura della ritmatica: alcuni di essi si ha il piacere di scoprirli con lo scorrere delle pagine, mentre altri ancora se ne aprono, tenendo sempre viva la fiamma della curiosità. Per quanto riguarda la trama, essa si dipana intorno alle indagini che riguardano delle misteriose sparizioni di studenti di ritmatica. La scrittura è in terza persona e la prospettiva è quella di Joel, un sedicenne. L'unica pecca riguarda un piccolo aspetto della traduzione: in alcune in alcune frasi avrei preferito l'uso del congiuntivo in luogo dell'imperfetto. Seppur autoconclusivo per quanto riguarda la vicenda principale, il finale apre nuovi sviluppi e lascia aperti molti interrogativi: il tutto sala materia per il seguito. In conclusione, si può affermare che la qualità della scrittura, la cura dei dettagli, la capacità di tenere incollati alle pagine fanno di questo romanzo un vero gioiellino. Valutazione 5/5.

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