Il romanzo è uno young
adult, ma presenta spunti di riflessione e strati di comprensione che
lo rendono assolutamente appetibile anche a un più ampio pubblico di
appassionati del genere fantasy. La maggior parte delle vicende si
svolge all'interno di un college, o comunque, in ambiti circoscritti.
Tuttavia, la scrittura è disseminata di riferimenti e brevi inserti
che, tassello dopo tassello, tracciano lo splendido quadro del mondo
in cui il romanzo è ambientato. Si tratta di un contesto storico
simile all'età vittoriana, ma alternativo: esistono i continenti e
le nazioni che noi conosciamo, ma con variazioni sia geologiche, che
sociali, che culturali. Giusto per fare alcuni esempi: l'equivalente
degli Stati Uniti d'America è una confederazione di isole; l'America
del Sud è governata dagli Aztechi; oppure gli spaghetti sono cibo
italiano, ma come tutti i cibi europei vanno consumati con le
bacchette. La tecnologia si basa su meccanismi a molla, si chiama
Meccana ed è stata inventata da San Leonardo Da Vinci. Tale
tecnologia ha applicazioni a tutti livelli: dalle elastivie, simili a
linee ferroviarie, all'illuminazione, alle armi da fuoco, fino a veri
e propri automi dotati di intelligenza artificiale. Detto ciò, come
in tutti i libri dell'autore, il vero protagonista è il sistema
magico. I ritmatisti, così si chiamano i praticanti, hanno la
capacità di tracciare linee con il gesso in grado di interferire con
le leggi fisiche e la capacità di disegnare esseri bidimensionali di
gesso, i gesseri appunto, che possono muoversi su qualsiasi
superficie, attaccare e... uccidere. Nelle Isole Unite d'America tali
poteri sono correlati con la religione del Maestro, che poi è
rappresentato come un uomo crocifisso e ha tante analogie con la
Chiesa Cristiana; tuttavia in altri continenti gli stessi poteri sono
integrati nelle società in maniere diverse. Nel corso della lettura,
emergono tanti interrogativi sull'origine e la vera natura della
ritmatica: alcuni di essi si ha il piacere di scoprirli con lo
scorrere delle pagine, mentre altri ancora se ne aprono, tenendo
sempre viva la fiamma della curiosità. Per quanto riguarda la trama,
essa si dipana intorno alle indagini che riguardano delle misteriose
sparizioni di studenti di ritmatica. La scrittura è in terza persona
e la prospettiva è quella di Joel, un sedicenne. L'unica pecca
riguarda un piccolo aspetto della traduzione: in alcune in alcune
frasi avrei preferito l'uso del congiuntivo in luogo dell'imperfetto.
Seppur autoconclusivo per quanto riguarda la vicenda principale, il
finale apre nuovi sviluppi e lascia aperti molti interrogativi: il
tutto sala materia per il seguito. In conclusione, si può affermare
che la qualità della scrittura, la cura dei dettagli, la capacità
di tenere incollati alle pagine fanno di questo romanzo un vero
gioiellino. Valutazione 5/5.
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