La polvere si posa delicatamente sul ciglio della strada, tanta polvere, bossoli e dei dannati fagioli.
Un uomo osserva gli altri, stanno mettendo a segno il colpo del secolo, qualcosa di così grandioso da rimanere negli annali: il furbo, lo svelto, il dito facile, lo stupido, il tirchio, la ragazza che guardano tutti con desiderio, il bombarolo. Il loro gruppo è mal assortito, nato quasi per caso, fra pistole puntate in pieno viso e ricatti.
Qualcuno di loro è finito in mezzo al piano per caso, nemmeno sa cosa sta accadendo, tutto questo per colpa di quel Dannato Malloppo!
Stiamo parlando di un western che riesce a immergere il lettore in una immensa impresa, raccontando quanto la famiglia, l’amore, la fiducia non siano altro che inutili parole per stupidi.
La storia prende subito l’aspetto di un racconto crudele, pieno di sarcasmo e sorte avversa. Il buon vecchio Hugg Badfinger trova alcuni documenti in mezzo alla refurtiva raccolta da un cadavere e il suo figlioletto, Donnola, è costretto a seguirlo in una fuga rocambolesca verso quello che diventerà un colpo da veri maestri! La narrazione si muove perennemente incontrando lentamente tutti protagonisti e accogliendoli in una diligenza che spesso rasenta l’assurdo e il ridicolo.
In dannato malloppo si ride, molto, ma si rimane anche affascinati dall'astuzia dei suoi personaggi e dalla loro totale mancanza di cura verso il prossimo.
Donnola rappresenta il personaggio cardine per il lettore, permettendogli di proiettarsi all'interno della storia in modo critico e cauto. Il lettore in più occasioni si troverà a condividere i suoi pensieri, osservando il mondo attraverso il suo spiccato sesto senso.
La storia si snoda in modo molto intricato, portando un ciclone di situazioni addosso alla combriccola, che quasi svogliatamente è costretta a collaborare per la riuscita del piano.
Il finale giunge troppo presto, nel senso che le situazioni comiche diventano così naturali e ben oliate da non riuscire a smettere di leggere. A un certo punto la trama comincia a provocare sussulti al lettore, mentre gli eventi precipitano e i personaggi incontrano il loro fato la visione d’insieme dello scrittore serra con forza i ranghi, conducendo a un finale sbalorditivo e imprevedibile.
Dannato malloppo è un ottimo esempio di Western, il figlio di una lunga tradizione e pieno di rispettosa disciplina, non è improbabile che possa introdurre il lettore a una cultura quasi dimenticata a oggi e mai abbastanza compianta.
R
Un uomo osserva gli altri, stanno mettendo a segno il colpo del secolo, qualcosa di così grandioso da rimanere negli annali: il furbo, lo svelto, il dito facile, lo stupido, il tirchio, la ragazza che guardano tutti con desiderio, il bombarolo. Il loro gruppo è mal assortito, nato quasi per caso, fra pistole puntate in pieno viso e ricatti.
Qualcuno di loro è finito in mezzo al piano per caso, nemmeno sa cosa sta accadendo, tutto questo per colpa di quel Dannato Malloppo!
Stiamo parlando di un western che riesce a immergere il lettore in una immensa impresa, raccontando quanto la famiglia, l’amore, la fiducia non siano altro che inutili parole per stupidi.
La storia prende subito l’aspetto di un racconto crudele, pieno di sarcasmo e sorte avversa. Il buon vecchio Hugg Badfinger trova alcuni documenti in mezzo alla refurtiva raccolta da un cadavere e il suo figlioletto, Donnola, è costretto a seguirlo in una fuga rocambolesca verso quello che diventerà un colpo da veri maestri! La narrazione si muove perennemente incontrando lentamente tutti protagonisti e accogliendoli in una diligenza che spesso rasenta l’assurdo e il ridicolo.
In dannato malloppo si ride, molto, ma si rimane anche affascinati dall'astuzia dei suoi personaggi e dalla loro totale mancanza di cura verso il prossimo.
Donnola rappresenta il personaggio cardine per il lettore, permettendogli di proiettarsi all'interno della storia in modo critico e cauto. Il lettore in più occasioni si troverà a condividere i suoi pensieri, osservando il mondo attraverso il suo spiccato sesto senso.
La storia si snoda in modo molto intricato, portando un ciclone di situazioni addosso alla combriccola, che quasi svogliatamente è costretta a collaborare per la riuscita del piano.
Il finale giunge troppo presto, nel senso che le situazioni comiche diventano così naturali e ben oliate da non riuscire a smettere di leggere. A un certo punto la trama comincia a provocare sussulti al lettore, mentre gli eventi precipitano e i personaggi incontrano il loro fato la visione d’insieme dello scrittore serra con forza i ranghi, conducendo a un finale sbalorditivo e imprevedibile.
Dannato malloppo è un ottimo esempio di Western, il figlio di una lunga tradizione e pieno di rispettosa disciplina, non è improbabile che possa introdurre il lettore a una cultura quasi dimenticata a oggi e mai abbastanza compianta.
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