Alcune scene
del romanzo sono ambientate a Mexican Springs nel 1856. Non si tratta
di un luogo fittizio ma di un villaggio che è veramente esistito.
Sito nella Contea di Hindalgo, a sud ovest del New Mexico, è ora un
villaggio fantasma, spesso meta di turisti.
Il luogo è
caratterizzato dalla presenza di una polla d'acqua che favorì
l'insediamento di una tribù di Apache, successivamente furono i
messicani a colonizzare quel luogo. Dopo l'acquisto Gadsen, il sito
entrò a far parte del Territorio del New Mexico e nel 1858 divenne
operativa una stazione di ristoro lungo la linea tra St. Luis e S.
Francisco. La Guerra di Secessione interruppe il servizio
e Mexican Springs divenne un forte delle truppe dell'Unione. Al
termine del conflitto, John Eversen in rappresentanza della National
Mail and Transportation Company ripristinò il servizio di stazione
di ristoro e vi stabilì un centro di smistamento della posta.
Contestualmente, il nome del sito fu cambiato in Grant, in onore del
Generale dell'Unione. Nelle vicine Pyramids Mountains furono trovate
diverse pepite d'argento. Pertanto, fiutando l'affare, William C.
Ralston, fondatore della Bank of California, acquisì quei territori
e il sito cambiò nuovamente nome in Ralston City. Per l'arrivo dei
minatori la popolazione ebbe un incremento esponenziale fino ad
arrivare ai tremila abitanti. Purtroppo, la resa delle miniere fu
molto al di sotto delle aspettative, così Ralston indirizzò i suoi
investimenti altrove. Di conseguenze Ralston City si spopolò quasi
completamente. Nel 1870, la Shakespeare Mining Company fece degli
investimenti sul sito e diede nuova linfa alle attività di
estrazione. La città assunse il nome di Shakespeare. Nel 1929 le
miniere furono definitivamente abbandonate e il paese divenne
deserto. Ora, la città fantasma di Shakespeare appartiene a un ranch
privato. In essa permangono la Butterfield Station – Grant's House
costruita nel 1858, il Grant Saloon, lo Stafford Hotel, la Old Mail
Station, il General Merchandise, il Powder Magazine, il Mine
Superintender House e soprattutto il suggestivo cimitero. Sebbene, le
sepolture con iscrizioni siano successive al 1870, il camposanto
esiste sin dai primi anni cinquanta: così, nel capitolo Anime senza
un nome, l'ho immaginato spoglio e con lapidi anonime.
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