Le
Lame Scarlatte di Rob Himmel
Le Lame Scarlatte è un urban
fantasy molto distante dai canoni del fantasy classico. Il
protagonista è un sicario di gran fama che, in una qualche maniera,
viene convinto a rientrare in attività dopo una decina di anni di
autoesilio e decadenza.
L'intreccio narrativo
si dipana nella capitale del regno dove a far da motore
alle
vicende ci sono le ciniche
macchinazioni dei
rappresentanti
delle diverse
organizzazioni che
costituiscono i centri di potere: il
Circolo dei maghi, o meglio guardiani, la Confraternita del clero, la
Congrega degli assassini, il Consiglio dei nobili, l'Alveare delle
spie e non solo, l'Ordine dei paladini, o meglio dei giusti, la
Corporazione mercantile, la Gilda
dei ladri fanno le loro mosse in un'immensa scacchiera dove lo stesso
Re non è che una pedina sacrificabile. Il
tutto è gestito con grande
maestria dall'autore che intesse
un intreccio veramente intricato, ma coerente e prodigo di
interrogativi più o meno intuibili. L'evolversi
della trama è
incalzante, a tratti frenetico e, in nome di questa scelta narrativa,
le descrizioni, soprattutto quelle dei luoghi sono bandite. Insomma,
è il classico libro che cattura e non molla la presa fino ai titoli
di coda. La scrittura
si sviluppa attraverso frasi brevi, semplici e con il soggetto sempre
ben chiaro, al punto che sembra una traduzione dall'inglese; se poi
si considera lo pseudonimo d'impronta
anglofona, un ignaro lettore potrebbe veramente pensare che lo sia.
Ne deriva uno stile di facile lettura, dal ritmo rapido ma sicopato,
stilisticamente non appagante,
comunque efficace e adatto al tipo di testo. Consigliato. Valutazione
4/5.
Nessun commento:
Posta un commento