Claus di Andrea R Ciaravella




Si tratta di un dark fantasy post apocalittico di taglio cinematografico. Le vicende si sviluppano partendo da una gelida e cupa San Pietroburgo in rovina per poi sbarcare negli spazi sconfinati e desolati di un'America colpita a morte dalla sciagura. La trama è lineare, fatte salve alcune scene legate a ricordi o visioni. Lineare, in questo caso, non significa banale, poiché in realtà il narratore non fornisce alcuna informazione oltre a ciò che sta accadendo, e sta al lettore, tassello dopo tasselo, ricostruire il complesso mosaico costituito dalla natura del mondo, la sua storia, la sua organizzazione, gli esseri umani e sovrumani che lo popolano, le loro storie, le loro capacità, i poteri, i vincoli... le loro maledizioni. Lo stile è asciutto, consapevole; le descrizioni, brevi, crude, incisive. Di certo, sa tenere incollato il lettore alle pagine in virtù un ritmo incalzante ottenuto attraverso l'alternarsi di scene di azione e dialoghi di grande suggestione. L'esperienza garantisce interesse e coinvolgimento anche grazie a personaggi carichi di carisma la cui identità e le cui vicende pregresse emergono a piccole dosi nel corso della narrazione. Uno dei migliori testi del suo genere e un'opera prima di assoluto spessore per un autore dal talento cristallino. Capolavoro. Valutazione 5/5.


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